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Parkinson e Malattia di Peyronie

Carlo ha 58 anni. Arriva nel mio studio, esattamente a febbraio 2020 e fa una unica seduta.  Soffre di un evidente tremore al viso e alla mano, più accentuato a destra ed è  lento nei movimenti e nell’eloquio. Mi dice di essere affetto da Parkinson e da disturbi dell’erezione iniziati 10 anni prima e di essere affetto da una lesione anatomica al pene (come una cicatrice come una lenticchia) che gli ha procurato una curva così importante  da impedirgli la penetrazione mentre l’erezione diventa impossibile e dolorosa.  Le varie cure, compresa la terapia con onde d’urto, sono  risultate inefficace al punto che Carlo le ha interrotte da qualche anno.

La seconda seduta avviene un anno dopo e Carlo mi porta i vari accertamenti effettuati e mi dice di essere rientrato per qualche mese  da New York dove vive da decenni.

Gli esami effettuati nel corso degli anni sono diversi:

  • Risonanze cerebrali
  • Una angiografia  intracranica,
  • Molte consulenze neurologiche e andrologiche anche presso professionisti diversi effettuate a NY
  • Diverse ecografie del pene attestanti la presenza  di due placche di tessuto fibroso: Malattia di Peyronie (questa provoca una curvatura  con conseguente accorciamento del pene, dolore, problemi durante l’erezione e un peggioramento della qualità di vita).
  • I referti delle varie consulenze effettuate
  • esami ematochimici e dosaggi ormonali    
  • altri esami e certificazioni
  • Prescrizioni  terapeutiche sia per il Parkinson che per la Malattia di Peyronie 
  • onde d’urto e infiltrazione dei corpi cavernosi, senza esito)

Carlo ha lavorato in  superintensiva per tre mesi ed ora

– fa le scale di corsa

– Sembra ringiovanito di venti anni.

– Il pene non è più curvo

– Riesce a fare sesso con la compagna (dice anche tre volte al giorno).

«Sembra incredibile, lo so!»

Ho voluto proporre  questo caso  prima della sua chiusura perché Carlo ha dovuto rientrare a New York. 

Se ritornerà gli proporrò la Stimolazione Magnetica Transcranica per  “guarire/migliorare” ulteriormente il Parkinson.

Carlo non è il primo paziente che migliora nettamente il Parkinson e che guarisce da una malattia fisica apparentemente senza soluzione.

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casi clinici
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Elvira LaRosa © 2022

Parkinson e Malattia di Peyronie - Dott.ssa Elvira LaRosa - Psicoterapia - Neurofeedback - biofeedback - EMDR - Milano e Genova
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